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giovedì 17 gennaio 2008

Il programma del neonato “Ministero del Turismo” con un marchio per la montagna

Dopo il flop del “cetriolo” o “banana”, come è stato ribattezzato il nuovo marchio Italia che svetta solo su un altro insuccesso: il sito italia.it, il responsabile del nuovo “Ministero del Turismo” ha annunciato, nel corso della "Giornata internazionale della montagna”, che intende “fare delle Dolomiti un marchio unitario volto a promuovere le montagne più belle del mondo nel loro complesso. Dovrà diventare un brand da sogno”. O meglio che “è l'arco alpino che deve farsi carico di portare per il mondo l'immagine della montagna italiana. Creiamo un Marchio Dolomiti di eccellenza, identificativo e significativo, per promuovere il turismo montano del Paese".

L’idea è da valutare attentamente (cfr. capitolo n. 5 del Rapporto Ecotur) e risulterà senz’altro positiva se verrà condivisa dagli operatori privati e da tutte le Regioni.
La riflessione del Ministro, che per ora è passata in sordina, dovrebbe essere meglio precisata perché corre il rischio di accendere un’altra polemica, a cose fatte, con relativo sperpero di risorse.
Se l’intenzione è quella di realizzare un marchio del prodotto montagna, già nella premessa appare discutibile, poiché non esiste un prodotto turistico definibile “montagna”, ma almeno due: un prodotto neve/sci ed un altro che si potrebbe chiamare “montagna estiva”. E le destinazioni che si vorrebbero ricomprendere sono disponibili, in termini di immagine, a svincolarsi dai brand territoriali esistenti?

Una ipotesi apprezzabile poterebbe essere quella di un restiling del marchio dell’ENIT. Anzi occorrerebbe sviluppare il concetto a tutti i prodotti turistici italiani coniugando sotto l’ombrello del marchio ENIT i differenti loghi di prodotto.

In base alle nozioni apprese durante il corso di EIT e supponendo quale destinazione di riferimento tutto il territorio nazionale, si invita a verificare quanto appena affermato (cfr. definizione di prodotto turistico, mercato e clientela di riferimento).
Provate pure a verificare i mercati sui quali si intende puntare per il cosiddetto prodotto montagna: Russia, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca (cfr. dati ISTAT mensili e provenienze).

Un ulteriore momento di riflessione sulla duplicazione delle competenze è rappresentato dalle ulteriori affermazioni del Ministro circa il programma delle attività previste:
- incentivi alla crescita della ricettività e per favorire la rete di promo-commercializzazione;
- classificazione alberghiera;- incentivi al golf e al cicloturismo.

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