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martedì 9 agosto 2011

Dati mensogneri?

Ieri la Confesercenti ha presentato a Pescara un “dossier sull’economia della Regione” peccato che le conclusioni siano “taroccate” dall’errata interpretazione dei dati di Movimpresa.

Spesso i media “abboccano” non riuscendo o non volendo distinguere il vero dal falso e riportano pedissequamente quello che gli viene propinato, anche se questa volta la fonte è autorevole e l'errore può risultare ammissibile..

Nel merito, Movimpresa è l’analisi statistica della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, per conto dell'Unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane.

Le notizie vengono rilevate dal Registro delle imprese e riguardano il numero di quelle registrate, di quelle attive, di quelle iscritte, di quelle cessate e delle variazioni.


Per effettuare un confronto sulla demografia d’impresa e quindi, da questo dedurre l’andamento di un settore, non si possono prendere semplicemente i dati delle imprese iscritte e di quelle cessate, fare la differenza e da questo arguire “che nel turismo: il saldo regionale è in deficit (-39), dovuto in larga parte alle non buone performance di Pescara (-22) e Chieti (-17)”.

Non è detto che le imprese iscritte siano attive, ad esempio nella prassi le società che si registrano dopo la costituzione spesso non hanno ancora acquisito tutte le autorizzazioni occorrenti per iniziare l’attività, quindi risultano inattive.

Come pure esistono società di comodo o non operative che non sono attive, ma possono cessare.

Di conseguenza, per poter effettuare correttamente dei confronti tra un periodo e l’altro occorre prendere il dato delle imprese attive.

Inoltre, occorrerebbe precisare che cosa si intende per turismo e quali sono le imprese che si comprendono nel settore, poiché Movimprese riporta i dati per “Sezioni e divisioni attività”.

Per capire il fenomeno si propone la tabella sopra riportata, confrontata con quella apparsa su IlCentro del 9 agosto, dalla quale facilmente si può ricavare il contrario di quanto affermato.

I dati regionali circa la demografia d’impresa osservati dal sistema camerale migliorano nel secondo trimestre del 2011.

Essi rilevano, nel primo semestre, una crescita di oltre l’1% per l’industria dei viaggi e del turismo - settore allargato - rispetto allo scorso anno (più 127 imprese attive) fornendo anche segnali migliori rispetto all’andamento degli altri settori.

Infatti, in Abruzzo il totale delle imprese attive registra una sostanziale stabilità segando solo un +0,1% per un aumento di solo 66 unità (scorporando quelle del settore in argomento).

Nel comparto, il risultato migliore in termini percentuali è stato conseguito dalle attività di supporto ai trasporti con una crescita del 2,2%, nell’intermediazione, con un aumento del 1,8%, seguita dalle attività sportive e di intrattenimento (+1,7%) e dalle imprese di ristorazione (+1,2%).

In valori assoluti, la maggiore crescita di imprese attive è stata registrata nei servizi di ristorazione con n. 93 nuove unità, seguiti dalle attività sportive e di intrattenimento (+22).


giovedì 11 giugno 2009

Speranze di ripresa


Le banche concedono credito alle imprese mentre gli italiani non rinunciano alla vacanza.

Una delle prime preoccupazioni del nuovo Ministero del Turismo è stata la difficoltà di credito delle imprese turistiche italiane. Il problema è stato risolto con un accordo con cinque Istituti bancari (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Sondrio) con la soddisfazione delle categorie degli imprenditori.
Il progetto, che prevede una disponibilità di 1,6 miliardi di euro, è stato denominato “Italia & Turismo”. A seconda della Banca impegnata nel Progetto, le spese d’istruttoria partiranno da zero al 0,25% sull’importo del finanziamento con un minimo di € 100, o pari alla metà dei costi standard già praticati delle Banche.

Dopo i segni negativi registrati nei primi mesi dell’anno un sondaggio di Swg-Confesercenti, prospetta una discreta ripresa per la prossima estate.
La crisi economica sembra non frenare i vacanzieri italiani che dovrebbero aumentare dell’11% rispetto allo scorso anno raggiungendo i 37,5 milioni di persone (33,7 nel 2008).
Il 73% degli intervistati resterà in Italia ed in particolare, un 20% farà le vacanze nella propria regione.
Il 25% dovrebbe preferire le mete europee, con in testa la Spagna seguita dalla Francia e, distanziate, le spiagge della Grecia e della Croazia.
A giugno si prevede una crescita del 5% delle partenze, mentre i mesi di luglio e agosto vedranno rispettivamente una diminuzione del 3% e del 4%, pur rimanendo i mesi preferiti.
Il periodo di vacanza dovrebbe ridursi di un giorno e, di conseguenza, la spesa media prevista per viaggio si diminuisce a € 1.056 (-10,4% rispetto al 2008).
Circa la tipologia, il mare resta la prima scelta, ma dal 2006 al 2009 passa dal 73% di preferenza al 49% con una perdita di ben 24 punti. Crescono invece, le vacanze culturali (dal 12 al 19%) e il turismo verde (dal 2 al 14%).
L’albergo resta la struttura ricettiva preferita, ma scende al 32% di preferenze, seguita dagli appartamenti in affitto che crescono al 16% e dalla casa di proprietà che diminuisce al 15%. In costante crescita dal 2006 la vacanza a casa degli amici o parenti e quella in B&B che si attestano rispettivamente al 13% e all’11% di scelte.

martedì 7 aprile 2009

Le catastrofi sollecitano la solidarietà



Nel disastro provocato dal terremoto abruzzese la risposta arriva da tutta la nazione, dai singoli alle associazioni, dai privati alle istituzioni ed anche dal mondo del turismo, che viviamo direttamente, oltre l’apporto personale dei singoli, arrivano segnali di sostegno da tutto il comparto.

Per la prima notte dopo l’evento, sono stati circa 10.000 i posti letto messi a disposizione della Protezione civile dagli operatori turistici della costa.

Federalberghi regionale ne ha messo a disposizione 6.500, Confagricoltura e Agriturist hanno riservato 400 p.l. negli agriturismo, Assoturismo- Confesercenti ha dato la disponibilità di diverse strutture come pure Federturismo, mentre la FAITA ha messo a disposizione i bungalow di molti campeggi.

La Fiavet Abruzzo e Molise si è accollata l’onere operativo delle AdV colpite dal sisma, mentre il GDS Travelport ha deciso di sospendere i canoni e garantire la massima disponibilità ai dipendenti che operano come volontari della Protezione Civile e l'ASTOI ha predisposto due numeri verdi per assistere i turisti.

Le organizzazioni sindacali del personale Alitalia Sdl, Anpac e Up hanno deciso di rinviare lo sciopero indetto per domani.
Fino al 28 Aprile il ricavato delle Aste di TUI verrà devoluto interamente a favore delle popolazioni colpite dal Terremoto in Abruzzo attraverso l'Associazione LEGAMBIENTE.

Anche l’altro fenomeno, che di solito si analizza, ha risposto efficacemente alla sciagura ed ha preceduto i media. Il mondo della rete e i social network sono stati i primi a comunicare l’accaduto. Un minuto dopo la scossa catastrofica otto persone l’hanno annunciata su Twitter e poi, la notizia si è andata diffondendo su Facebook e sui blog. Le foto e le immagini hanno iniziato a girare su Flickr e su Youtube.
















Segnalazione al Comune de L'Aquila

domenica 5 aprile 2009

Miglioramo le previsioni per Pasqua


Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg saranno circa 22 milioni gli italiani (+22% rispetto ai 18 milioni del 2008) che si concederanno una vacanza nelle festività pasquali. Il dato è confermato dalle stime di Telefono Blu che indica in 18/20 milioni il numero degli italiani che si prenderanno una vacanza, anche breve. Mentre l’indagine dell’Istituto Dinamiche per Federalberghi-Confturismo, che probabilmente prende in considerazione un periodo più breve e solo i maggiorenni individua in quasi 8,5 milioni gli italiani in vacanza per Pasqua (che dormiranno almeno una notte fuori casa), pari al 17,9% della popolazione maggiorenne (rispetto ai 7 milioni del 2008 ed al 14,7% della popolazione).

Cresce la propensione alla vacanza, ma si riduce la spesa. Confesercenti indica una spesa media procapite di 460 euro, Telefono Blu scende a 400/450 e Confturismo prevede solo 291 euro.

martedì 23 dicembre 2008

Previsioni negative per il prossimo semestre (11/08 – 04/2009)

Gli operatori turistici nazionali prevedono , per il semestre novembre 2008 ed aprile 2009, un calo del 2,5% degli arrivi dei turisti stranieri e del 1,8% delle presenze rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; mentre per gli italiani, gli arrivi dovrebbero registrare una diminuzione del -2,8% e le notti del 2,0%. Le previsioni sono state rilevate nell'ultima indagine congiunturale del CISET.

Gli associati di Federturismo Confindustria sono più pessimisti e prevedono flessioni più pesanti, mentre per le festività natalizie, una indagine commissionata da Confesercenti prevede una crescita del 4% degli italiani in vacanza.

giovedì 3 luglio 2008

Arrivano le previsioni della Confesercenti


Se i primi quattro mesi del 2008 sembrano positivi per il turismo internazionale, le previsioni per l’estate di Confesercenti rilevano che, rispetto all’anno trascorso, saranno 340 mila italiani in meno a fare vacanza.
Il barometro dell'Unwto segna una crescita di circa il 5% (un punto percentuale in più rispetto alle previsioni di lungo periodo). Sembra che gli aumenti maggiori si siano registrati nel Medio Oriente, in Asia del Sud e del Nord-Est, e nell'America Centrale e del Sud; comunque tutte le regioni mostrano indici positivi.

L’indagine quantitativa condotta della Confesercenti-Publica ReS sulle vacanze estive delle famiglie italiane (sondaggio telefonico CATI e CAWI), dal 19 al 25/06/2008, su un campione di 1.000 italiani rileva che 57% ha deciso di fare una vacanza, il 24% resterà a casa ed il 19% è ancora indeciso.

Gli effetti dei problemi economici che attanagliano le famiglie italiane si evidenziano con chiarezza nelle motivazioni di coloro che non vanno in vacanza. Cresce considerevolmente il numero di chi rinuncia “perché costa troppo” dal 34% del 2007 al 49% (+15 punti); ed anche il “caro petrolio” incide Il mezzo di solito più utilizzato per recarsi in vacanza: l’auto, scende di 9 punti (dal 69% al 60%), mentre cresce il ricorso all’aereo (dal 26 al 30%) e il treno (dal 7% al 10%). Ed anche chi dichiara di voler fare una vacanza è attento ai prezzi (vincoli di bilancio) scegliendo categorie inferiori e riducendo i giorni.
Ma come vogliono trascorre le loro vacanze gli italiani? Per la maggioranza conta soprattutto la tranquillità. Le risposte al sondaggio sono infatti quasi un plebiscito per il riposo (55%) e le passeggiate (33%) che sommano insieme un significativo 88%. Alla visita dei musei e alla lettura va un 32%, un altro 26% al divertimento, alla buona cucina ed al buon vino arriva un 23%, la tintarella non è in cima ai pensieri dei vacanzieri ma raccoglie un 20% di risposte. Resta indietro tutto quanto fa… sport con un 17%”.

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martedì 18 marzo 2008

Last minute per Pasqua 2008


Secondo il sondaggio di Publica ReS-Confesercenti, saranno 18 milioni le persone che effettueranno un week end pasquale (7,2 milioni di famiglie) tra i quali molti giovani.

Lo zoccolo duro individuato dalla indagine Publica ReS-Confesercenti è del 30% che non rinuncia alla prima gita di stagione (l’anno scorso però era il 34% ad essere andata in vacanza) mentre un 53% degli intervistati ha già deciso per il no. Rimane un 17% di indecisi che può far pendere la bilancia all’ultimo momento o verso un aumento dei vacanzieri pasquali o, viceversa, di rinunciatari”.

In cima alle preferenze dei vacanzieri ci sono le città d’arte, ma in questo caso prevalgono nettamente quelle straniere su quelle italiane: il 69% degli italiani che scelgono questo tipo di vacanza supereranno il confine, solo il 29% resterà in Italia.
Dopo le città d’arte si piazzano le località di mare (27%), poi montagna (19%) e campagna (15%)
”.

martedì 4 dicembre 2007

Voglia di vacanze per gli italiani

Secondo l’indagine Confesercenti-PublicaRes-Swg, aumenta la propensione alla vacanza degli italiani per le feste natalizie dal 18% del 2006/2007 al 23% del 2007/2008 con il 73% che resterà in Italia (64% nel precedente periodo), la previsione di spesa però diminuisce ad una media di € 601,00 (€ 880,00 lo scorso anno).
La mancanza di disponibilità economica resta un problema, ma solo per il 27%; la compagnia in vacanza resta la famiglia o il partner; la struttura preferita continua ad essere quella degli amici o parenti, ma scendono gli alberghi al 23% (valore più basso dal 2004) e salgono le case in affitto.
Il 23% partirà senza prenotare, mentre l’utilizzo di Internet scende al 34% e il viaggio organizzato (T.O., AdV, ecc.) scende all’11% dopo l’exploit del 2006 con il 21% di preferenze. Tutti i viaggi saranno programmati, la formula del last minute non verrà utilizzata.
Nella tipologia di vacanza, scendono il mare (-10%) e la montagna (-5%) in favore della campagna (+12%); nella motivazione, resta il “riposo – relax” quella principale aumentando al 54% (+8%), mentre passa al 9% (-9%) l’arricchimento culturale.