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giovedì 23 aprile 2009

Più italiani in Italia per l’estate, mentre la stagione invernale tiene

Conclusa la stagione invernale 2008/2009, che regge soprattutto per il segmento neve, la stagione estiva si annuncia all’insegna del turismo domestico.

Per l’inverno il giudizio degli operatori turistici è positivo, lo rileva la Trademark che ha intervistato 410 tra albergatori e agenti turistico-immobiliari. Però la contrazione della durata dei soggiorni conferma un calo del giro d’affari.

Per l’estate, sempre la Trademark, grazie al sondaggio effettuato 25 marzo e il 9 aprile 2009 afferma che gli Italiani faranno soggiorni più brevi e decisi sempre più all'ultimo momento, ma non rinunceranno ai viaggi e alle vacanze. Andranno anche di meno all'estero, preferendo alle capitali europee e ai viaggi di medio e di lungo raggio un fine settimana in più al mare o al lago.

Il barometro vede in testa l’Emilia Romagna, il Veneto e le Marche premiate a discapito delle coste del sud e di quelle tirreniche, complice la percezione di prezzi meno convenienti.
Scendono infatti, la Toscana, la costa adriatica meridionale, la Puglia adriatica e ionica, la Basilicata e la Sicilia.
Migliora il dato delle coste e delle isole della Campania, pur restando al di sotto dei valori registrati prima del crollo di domanda del 2008. In leggera flessione le preferenze per Sardegna e Liguria, mentre per l'Abruzzo non ci sono considerazioni.
Nel mentre il mondo accademico si interroga di come risolvere la crisi del turismo nel lungo periodo.

domenica 30 novembre 2008

Intervento al 7° workshop Culto e Cultura


Poiché alcuni giornalisti e colleghi delle Università abruzzesi mi hanno chiesto una relazione scritta dell’intervento, tenuto il 28 novembre in occasione della Conferenza “Culto e cultura nei Cammini d’Europa nell’Anno Mondiale del Turismo della Fede”, nell’ambito del 7° Italian workshop Culto e Cultura di Lanciano, inserisco questo post con la speranza che possa essere utile anche a qualche studente per lavori o tesi.

Il turismo religioso sta vivendo un momento di grande sviluppo, tanto che alcuni prevedono, per il 2009, una crescita del 20%. Aspettativa che appare un po’ troppo ottimistica considerata la crisi finanziaria ed economica che si sta attraversando e la forte revisione al ribasso del barometro sul turismo internazionale dell’UNWTO (dal +4% al +2%).

Comunque, in Italia, sembra che 40 milioni siano i pellegrini, per 19 milioni di pernottamenti, che hanno generato un fatturato di circa 4,5 miliardi di euro per una spesa media, a dire il vero un po’ bassa, di 104 euro a testa (stime UNWTO, Trademark e Istur).

Le motivazioni di viaggio o pellegrinaggio toccano una pluralità di aspetti che vanno dalla ricerca spirituale fino ad un elementare bisogno di serenità e di meditazione (ricerca di un benessere spirituale e fisico). Spesso rappresenta una risposta agli aspetti più acuti della globalizzazione e del vivere moderno che spinge ad apparire ed a consumare per poter essere.

Nel tempo il turismo religioso si è andato trasformando e, affianco ai tradizionali viaggi per anziani, in compagnia del Parroco con la duplice veste di assistente spirituale e guida turistica, si sono aggiunti i soggiorni mistici e di riflessione in monasteri, conventi o abbazie ed è nata una attenzione particolare al territorio che ospita e circonda il luogo di culto.
Oggi i tradizionali pullman e treni vengono affiancati o integrati da escursioni a piedi, un po’ meno da quelli in bicicletta, a cavallo, ecc.. Crescono di importanza i “percorsi” devozionali, che possono riguardare itinerari di grande fascino – come ad esempio il cammino di Santiago de Compostela o la Via Francigena – ma anche brevi percorsi, come ad esempio le vie crucis.

Si scorge una nuova figura di pellegrino-turista, quella di un fedele desideroso di conoscere, che sa cogliere la relazione tra “benessere” e territorio e desidera itinerari e soggiorni personalizzati.
Si tratta di un avvenimento che sembra legare la fede alla cultura, alla storia e alle tradizioni del luogo. Evento che ha saputo cogliere Giammarino, organizzatore del Workshop, intitolando la manifestazione proprio: “Culto e Cultura”.

Le ultime indagini sul turismo religioso italiano rilevano che circa la metà del flusso è si, rappresentato dal pellegrino tradizionale (53% per l’ Istur, Associazione per la promozione e la qualità della vita, e 51% per la Breviet, T.O. specializzato), ma cresce l’altra metà che si è cercato di descrivere e che si può definire il “fedele interessato”.

Non si tratta, poi, solo di persone anziane, in effetti:
- solo il 19,52% sono persone di età compresa tra 50-60 anni;
- il 20,46% si trova nella fascia tra i 40 anni e i 50;
- ma il 18,24% appartengono al gruppo tra 30-40 anni;
- il 12,59% quelli di età compresa tra i 20 e 30 anni;
- e il 4,11% hanno meno di 20 anni (Fonte: Istur).

Le motivazioni al viaggio organizzato, emerse dall’indagine della Breviet sui propri clienti (agosto 2008) di cui si è già accennato, sono per il 51% le ragioni di fede, ma per il 27% le questioni culturali, mentre il 37% del campione sceglie il viaggio in gruppo per stare in compagnia e le prenotazioni avvengono principalmente nelle parrocchie (40%) invece che nelle agenzie di viaggio.

La nostra regione non dispone di località come Lourdes, che rappresenta il “modello” di luogo della fede organizzato, infatti i visitatori si fermano in media poche ore (51%) nelle località italiane, mentre chi si reca a Lourdes vi resta almeno tre notti (81%) e la spesa media del pacchetto acquistato è di 589 euro a testa, molto di più dei nostri 104 euro.

Per inciso, il TCI ha rilevato che in Italia vi sono 1.763 santuari su più di 100.000 chiese, ma in realtà i santuari famosi ed in grado di attirare il turisti sono relativamente pochi, circa un ventina, che però riescono a generare flussi considerevoli. Infatti, dopo la meta religiosa più frequentata dagli italiani che risulta Lourdes (10,79%), tra quelle nazionali, emergono S. Giovanni Rotondo (5,08%), Loreto (3,17%) e Assisi (2,3%).

In Abruzzo, esiste un grande patrimonio legato alla spiritualità ed anche un potenziale unico per sviluppare percorsi innovativi e nuovi prodotti. Si pensa, oltre che alle evidenze dei luoghi di culto più conosciuti come lo stesso Miracolo Eucaristico di Lanciano, città nella quale siamo ospiti, ma agli eremi, alla montagna Sacra (la Maiella), a quella di San Gabriele (il Gran Sasso), ai Giubilei abruzzesi, ecc..

Però in tutti questi casi è evidente la necessità di poter disporre di strutture ricettive specializzate, di materiale informativo, di personale qualificato non solo nelle varie fasi della comunicazione e della commercializzazione, ma anche e soprattutto dell’accoglienza e dell’ospitalità.
Non è raro che nella ns. regione molte evidenze storiche, architettoniche e religiose siano non praticabili o chiuse alla visita.

In questo senso, lodevole è stata l’iniziativa, che dovrebbe essere condivisa, ripetuta ed estesa sul tutto il territorio regionale oltre che temporalmente, di “Chiese aperte” curata dell’associazione “Terzo Millennio Onlus” della curia Arcivescovile dell’Aquila in occasione dell’apertura della Porta Santa. Si dovrebbe investire di più su queste azioni di volontariato in modo da renderle sistematiche ed integrate nell'offerta.

Non si può poi trascurare che molti turisti religiosi o pellegrini appartengono a ceti meno abbienti, oppure a classi d’età con minore disponibilità di reddito come i giovani, gli anziani o i diversamente abili.

Nel 2009, a questo proposito, dovrebbero finalmente partire i “buoni vacanza” che potrebbero rappresentare una forte azione di stimolo al fenomeno e che non ci deve trovare impreparati.

Vi sono, dunque, in Abruzzo luoghi e percorsi cosiddetti “minori” che potrebbero contribuire in maniera significativa alla crescita socio-culturale ed economica del nostro territorio; e lo stimolo viene da queste, relativamente nuove, manifestazioni specializzate, come questa di Lanciano, che mettono a contatto offerta e domanda dello specifico segmento.

In effetti, a livello nazionale, cresce l’interesse per il turismo religioso e, l’eredità di Itinera, antica fiera del turismo religioso, viene attualmente arricchita, non solo da questa manifestazione, ma anche da Aurea di Foggia e da quella di Oropa.

Ben vengano questi “laboratori” se consentono, all’offerta abruzzese, di crescere e di adeguare i servizi, nel tentativo costante di commercializzare forse un prodotto ancora tutto da assemblare.

mercoledì 30 luglio 2008

Accoglienza e informazione bocciata dalla Trademark

L'informazione al turista risulta scoraggiante nell'attuale stagione estiva, secondo l’indagine realizzata nel mese di luglio 2008 da Trademark Italia sulle dodici destinazioni balneari più rappresentative del Paese.
Il commento riporta la "bocciatura" dell’informazione pubblica "la Qualità dell’ospitalità italiana non è rintracciabile e gli uffici informazioni (IAT) non possono permettersi di segnalarla – La valutazione complessiva promuove solo Riccione, Cervia-Milano Marittima, Taormina e Lignano Sabbiadoro; agli ultimi posti Forte dei Marmi e Porto Rotondo - Ingresso vietato ai bambini fino a 8 anni al Sirenuse di Positano e altre risposte turisticamente sconvolgenti".

mercoledì 25 giugno 2008

La Trademark si aggiunge al coro


E’ on line l’edizione 2008 della consueta indagine “Dove vanno in vacanza gli italiani” della Trademark che si aggiunge alle precedenti previsioni sull’andamento della stagione estiva, però con rilevazioni più pessimistiche.
Se il Ciset, nella sua indagine congiunturale, segnalava una diminuzione del 2,8% della domanda italiana, l’indagine di Trademark precisa che le ripercussioni sulle “le presenze italiane in alberghi, appartamenti, campeggi e agriturismi nell’Italia balneare diminuiranno complessivamente di 5,7 punti percentuali, con punte del -12% nelle zone di minore attrattività” quantificato in un calo di circa 16 milioni di presenze.

Tutti gli studi concordano con una diminuzione della permanenza media, con la crescita dei week end e una contrazione dei giorni per le vacanze più importanti e con un aumento dei viaggi all’estero.

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- Prosegue la danza delle cifre per l’estate 2008