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venerdì 17 luglio 2009

Più italiani in vacanza, ma con meno soldi. E in Abruzzo per fortuna c’è Bertolaso.


Il Presidente di Federalberghi – Confturismo, commentando la periodica indagine realizzata dall’Istituto DINAMICHE dal 6 al 10 luglio (sistema C.A.T.I.) su un campione di 1.200 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali, così si esprime: “Come sostenuto nei giorni scorsi dal Ministro del Turismo, gli italiani riusciranno in numero maggiore a fare vacanze nei mesi estivi, ma non con l’incremento dell’11% indicato, bensì solo con un più modesto +1,5%, a fronte di un -18% di spesa media pro-capite, un -16,5% di durata media della vacanza ed una iperconcentrazione di vacanzieri ad agosto con quasi il 55% della quota di domanda”.

L’indagine rileva anche che solo l’1,5% dei vacanzieri italiani sceglierà l’Abruzzo, quando la stessa indagine del 2008 segnalava una quota del 4%.
Con lo sciame sismico che continua, l’effetto terremoto si ripercuote pesantemente su tutta la regione e determina la previsione di un calo del flusso turistico italiano diretto in Abruzzo di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo dello scoro anno (esattamente del 62,5%).

Come sembra abbiano fatto i T.O. stranieri, anche il turista italiano ha evitato la regione preferendo soprattutto le coste limitrofe delle Marche e delle Puglie. Le previsioni per le prime sono di una crescita di circa il 191% per uno share del 4,4%, quelle per la Puglia del 125% per una quota nazionale del 10%.

Le estrapolazioni effettuate, anche se su un campione numericamente modesto, sono senz’altro indicative di una tendenza che già si percepisce sul “campo”.

Nel disastro del sisma e della sua percezione che si estende a tutto il territorio abruzzese, il sistema ricettivo riesce a recuperare grazie alla Protezione Civile che, nel mese di luglio, ricovera in 486 alberghi abruzzesi (n. 45 - AQ, n. 127 - CH, n. 63 - PE, n. 251 - TE) n. 19.280 sfollati determinando circa 580.000 presenze con una spesa (fatturato) che si aggira intorno ai 28 milioni di euro.

Astenendosi da dissertazioni etiche, qualcuno ha pensato bene di puntare su questo business della “calamità” attuando iniziative di marketing nei confronti dei terremotati (cfr. pubblicità sulle pagine de “Il Centro” di luglio).


martedì 24 febbraio 2009

La domanda nazionale secondo l'ISTAT

122 milioni e 938 mila sono stati i viaggi degli italiani - con pernottamento - nel 2008, che hanno determinato 706 milioni e 650 mila notti.
Secondo l'ISTAT, rispetto al 2007, si registra un aumento del numero di viaggi (+9,4%), a fronte di un minore incremento del numero di pernottamenti (+2,5%).

La complessiva crescita del movimento turistico si è concentrato nel trimestre invernale (gennaio-marzo) e nel trimestre autunnale (ottobre-dicembre), favoriti da un calendario delle festività particolarmente vantaggioso. Resta la quota maggiore di viaggi concentrata, come sempre, nei mesi estivi, pur se in misura minore rispetto all’anno precedente (38,5% nel 2008, 41% nel 2007).

Aumenta la preferenza delle le strutture private rispetto a quelle collettive; nel 54,3% dei viaggi gli italiani hanno pernottato in alloggi privati.

Contrastano i dati forniti dall'ISNART che, invece, rileva 146,5 milioni di partenze (-5,6% rispetto ai 155,2 milioni registrati nel 2007). Un dato su cui ha influito soprattutto il calo di oltre 1/3 delle vacanze lunghe in Italia, unito a quello delle vacanze brevi (-5,7%), non compensato dal raddoppio dei soggiorni brevi all’estero. Una situazione che ha contribuito a una riduzione complessiva di camere vendute nelle imprese ricettive pari a -6,7% rispetto al 2007, con una perdita di fatturato pari a -6,2% equivalente, come detto dal Presidente Viale, a 927 milioni di euro.

mercoledì 8 ottobre 2008

Conferme di flessione


Nel periodo gennaio-agosto 2008 il turismo europeo registra una certa difficoltà (-2% sull'occupazione e -1,5% sul RevPar), ma l’Italia soffre di più con un calo del 5,1% sull’occupazione ed una diminuzione del 7,4% sul RevPar.

Lo rende noto un comunicato di Federturismo, mentre l'indagine di Trademark rileva che la stagione estiva ha subito un calo di 16 milioni di presenze rispetto al 2007, generando una perdita economica intorno a 1,5 miliardi di euro.

L'analisi sintetizza i seguenti risultati per l'estate 2008:

1. una pesante contrazione delle affittanze di appartamenti turistici che, rappresentando il 35/40% del mercato delle vacanze (ISTAT rileva le affittanze di appartamenti solo marginalmente), produce una negatività trasversale a tutte le destinazioni. La flessione nazionale di questo comparto è a due cifre;
2. un minor numero di arrivi turistici ovunque, soprattutto nel mese di agosto;
questo dato potrebbe essere congiunturale e non “strutturale”;
3. un’ulteriore accentuazione della “frammentazione delle vacanze” e della riduzione della durata dei soggiorni, che rende incongrue le proposte di pacchetti settimanali che caratterizzano la maggioranza delle promozioni regionali e dei sistemi turistici locali (si tratta di un clamoroso errore commerciale che produce sprechi di risorse private e pubbliche);
4. lo scivolone di alcune aree balneari famose. Tra di esse emergono la costa settentrionale della Sardegna, il Ponente Ligure, il Circeo e Ponza, Capri e Ischia, Viareggio, il Mezzogiorno Tirrenico e Ionico e la Sicilia, che secondo l’Osservatorio Nazionale Balneare registrano la peggiore performance degli ultimi 10 anni;
5. un pessimo andamento del sistema agenziale e del tour operating europeo; queste fonti confermano la crisi delle vacanze in villaggio (difficoltà per Club Med, Valtur, Ventaglio, etc.) e di tutte le formule che impongono, che costringono, che bloccano il giorno di arrivo e di partenza;
6. il massimo carico alberghiero di agosto concentrato in un periodo più breve rispetto alle attese;
7. un aumento del movimento turistico da Francia, Belgio, Olanda e Paesi scandinavi (anche se alcuni di questi mercati producono volumi poco significativi di traffico turistico);
8. la sensibile diminuzione del turismo tedesco, svizzero e austriaco che nel 2008 ha prodotto pesanti flessioni per molte aree turistiche a vocazione germanica;
9. la crescita esponenziale degli arrivi dai Paesi dell’est Europa, CSI in particolare;
10. la forte contrazione dei turisti statunitensi e giapponesi;
11. la generale flessione del turismo su gomma (auto, moto, pullman).

mercoledì 1 ottobre 2008

Crollo del turismo per Federturismo

“La vera urgenza è definire un potere di coordinamento delle politiche, ovunque allocato”. Al fondo rimane il tema urgente “di un assetto costituzionale delle competenze sul turismo che va rivisto per ridare al Governo un vero potere di coordinamento. Su questo, Federturismo Confindustria intende promuovere una forte sensibilizzazione del Parlamento”. E il problema non è la quantità di risorse complessivamente destinate al turismo: “Le regioni spendono annualmente in media più di 300mln di euro per la promozione turistica, l’Enit, negli ultimi tre anni, ne ha spesi circa 24mln l’anno. Il vero nodo è utilizzarle in maniera efficace”, obiettivo difficile da raggiungere finché si sovrapporranno le azioni di migliaia di assessori al turismo. È necessario che l’Enit diventi un'efficace agenzia di promozione, con un’impostazione snella e manageriale che dia adeguata attenzione a tutte le rappresentanze delle imprese.

Così Federturismo-Confindustria scrive al Presidente del Consiglio.

lunedì 29 settembre 2008

Recessione per Federalberghi



Da gennaio a settembre 2008 gli alberghi italiani hanno perso quasi 5,5 milioni di pernottamenti (-2,5% rispetto allo scorso anno). Lo ha reso noto Federlaberghi nel comunicato del 26 settembre.

I turisti italiani hanno fatto registrare una frenata dello 0,7% (con 119,9 milioni di presenze rispetto ai 120,8 milioni del 2007), mentre gli stranieri hanno segnato un crollo 4,8% (con 89,5 milioni di presenze rispetto ai 94,1 milioni del 2007).


Secondo le tipologie turistiche, nel periodo da gennaio ad agosto (settembre è ancora in elaborazione), solo le località disposte sui laghi ottengono un +4,4% (determinato da un +11,1% di italiani ed un +1,9% di stranieri), con 9,5 milioni di pernottamenti, mentre tutte le altre fanno registrare percentuali in negativo.
Il turismo balneare con 56,4 milioni di pernottamenti segnano un -3,4% rispetto al 2007, determinato da un -1,1% di italiani ed un -8,6% di stranieri.
Le località d’arte maggiori e minori con 44,2 milioni di pernottamenti fanno registrare un -4,6% rispetto al 2007 determinato da un +3,8% di italiani ed un -9,8% di stranieri.
Le località di montagna con 28 milioni di pernottamenti registrano un -1,9% rispetto al 2007 prodotto da un -11,5% di italiani ed un +12,5% di stranieri.
Le terme con 7,7 milioni di pernottamenti segnano addirittura un -9,4% rispetto al 2007 determinato da un -3,9% di italiani ed -17,8% di stranieri.
Il turismo d’affari con 3,1 milioni di pernottamenti mostrano un -2,4% rispetto al 2007 causato da un -0,4% di italiani ed un -8,3% di stranieri.

giovedì 25 settembre 2008

Crisi anche per i TO

Il Consiglio IFTO (Federazione Internazionale dei Tour Operator) ha comunicato che la stagione 2008 ha registrato un aumento del 2% di passeggeri a livello mondiale.
Anche se le attese erano superiori (previsone media annua UNWTO +4%), i dati preoccupanti si registrano per l’area Euro ad esclusione di Olanda e Belgio, le uniche che hanno registrato un discreto incremento .
La destinazione Italia infatti segna un -10% come la Francia, mentre il dato peggiore è della Germania con -14%.
I suggerimenti per una ripresa del turismo, in prospettiva della prossima stagione 2009 sono:
- una promozione unitaria del “Marchio Italia”, con le specificità delle singole regioni a supporto, in qualità di elementi rafforzativi;
- puntare alla qualità delle strutture ricettive e dei servizi, che devono raggiungere gli standard dei mercati concorrenti;
- migliorare l’efficienza e la qualità delle infrastrutture a cominciare dagli aeroporti, ma anche i collegamenti con le città e i trasporti locali;
- infine prestare grande attenzione al rapporto qualità/ prezzo e a come viene percepito, al fine di recuperare credibilità e quindi posizione rispetto ai competitor esteri.
Qualcosa su quest'ultimo fronte è stato fatto e si sta facendo con la detraibilità dell'IVA, già in vigore, e sembra anche con la riduzione delle aliquote. Sembra che con il collegato alla Finanziaria sia previsto un riallineamento dell'aliquota a quelle della Francia e della Spagna. Si ipotizza un 6-7% invece dell'attuale 10% per vitto e alloggio e 20% servizi convegnistici.

giovedì 11 settembre 2008

La Brambilla conferna i segnali di crisi

Dopo il Presidente di Federalberghi, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al turismo conferma le sensazioni negative per l'andamento della stagione estiva.

Le testuali parole: "Se prendessi il momento attuale come riferimento, dovrei parlare di gelata".

martedì 9 settembre 2008

E' crisi?

Sarebbero diminuiti di 12,5 milioni di giorni i pernottamenti nella stagione estiva in corso, con un calo del 6% rispetto allo scorso anno e il settore registrerebbe una perdita di un miliardo e mezzo di euro.
E' quanto affernato dal Presidente di Federalberghi.

Nel comunicato non si precisa da dove vengono i dati e su cosa si basano, ma la fonte è autorevole.

venerdì 1 agosto 2008

Contrastanti le previsioni per il mese di agosto

Assotravel di Confindustria (Associazione Nazionale Agenzie di Viaggio e Turismo) in base ad una non meglio precisata indagine afferma un calo della domanda italiana.
Sembra che la quota di vacanze che gli italiani effettuavano ad agosto, quest’anno, passerà dal 60% al 48% del mercato annuale. Previsto un aumento per luglio che passa dal 20% al 25% ed un modesto incremento di settembre (+2%).
Mentre Confesercenti prevede una crescita per alberghi (+4% rispetto al 2007) e per i villaggi turistici (+2%) con una leggera flessione (-2%) di coloro che utilizzano la casa di proprietà, secondo un sondaggio effettuato da Confesercenti-Publica ReS.

Per Assotravel sembra anche che i connazionali siano tornati nelle agenzie di viaggio delusi da Internet. I dati raccolti rilevano che il 37% degli italiani avrebbe intenzione di utilizzare le AdV sia perché abbisognano di un contatto personale che il Web non consente, sia per il timore di sbagliare le operazioni di prenotazione on line e la paura della clonazione della carta di credito come pure dell’affidabilità della We Agency.

giovedì 24 luglio 2008

Ottime le previsoni sul turismo abruzzese di Federalberghi-Confturismo


Contrariamente a quanto apparso sulla stampa locale negli ultimi giorni, le previsioni dell'associazione di categoria sono positive per l'Abruzzo.

Secondo i rilsultati della consueta ricerca realizzata dalla Federalberghi-Confturismo con il supporto tecnico dell’Istituto DINAMICHE, l'Abruzzo dovrebbe registrae, nei mesi estivi (da giugno a settembre), un aumento di oltre il 70% di arrivi italiani. Il dato si ottiene confrontando le previsioni per l'estate 2007 con quelle per la stagione 2008. Nell'indagine dello scorso anno gli italiani maggiorenni in vacanza erano previsti in 22,4 milioni di cui il 74,10% con propensioni alla scelta di località nazionali (pari 16,6 milioni) e la percentuale attesa per l'Abruzzo era stata del 2,4% del totale. L'indagine effettuata dal 7 all’11 luglio di quest'anno, con il sistema C.A.T.I. su un campione di 1.237 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali, prevede 23,5 milioni di italiani maggiorenni in vacanza, di cui il 73,4% verso destinazioni nazionali (17,2 milioni). Il dato positivo è che lo share dell'Abruzzo passa dal 2,4% al 4% (percentuare di connazionali che dovrebbe preferire la regione) con un incremento del 67% in termini percentuali e del 73% in termini assoluti.

Resta il problema degli stranieri con gli statunitensi, i giapponesi e gli inglesi in primis.

martedì 15 luglio 2008

Buone notizie dal monitoraggio ENIT

Il consueto monitoraggio effettuato dalle delegazioni estere dell’ENIT sui T.O. stranieri rileva una generalizzata tendenza positiva della destinazione Italia per l’estate 2008. Le percentuali migliori si registrano dai flussi provenienti dall’Europa dell’Est con la Russia in testa, dalla quale si prevede un aumento del 20-25%.
Più stabile il flusso proveniente dai mercati europei tradizionali come la Germania, l’Austria, la Svizzera e la Gran Bretagna.
Dagli USA si segnala un rallentamento soprattutto nella spesa con la scelta, rispetto al passato, di strutture ricettive di categoria inferiore e, quindi, più economiche.
La tipologia di prodotto più richiesta resta il mare, seguito dal turismo culturale e degli eventi.

mercoledì 25 giugno 2008

La Trademark si aggiunge al coro


E’ on line l’edizione 2008 della consueta indagine “Dove vanno in vacanza gli italiani” della Trademark che si aggiunge alle precedenti previsioni sull’andamento della stagione estiva, però con rilevazioni più pessimistiche.
Se il Ciset, nella sua indagine congiunturale, segnalava una diminuzione del 2,8% della domanda italiana, l’indagine di Trademark precisa che le ripercussioni sulle “le presenze italiane in alberghi, appartamenti, campeggi e agriturismi nell’Italia balneare diminuiranno complessivamente di 5,7 punti percentuali, con punte del -12% nelle zone di minore attrattività” quantificato in un calo di circa 16 milioni di presenze.

Tutti gli studi concordano con una diminuzione della permanenza media, con la crescita dei week end e una contrazione dei giorni per le vacanze più importanti e con un aumento dei viaggi all’estero.

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- Prosegue la danza delle cifre per l’estate 2008