Secondo l’indagine realizzata quest'anno dalla Visa tra gli statunitensi possessori della carta, l'Italia, con il 24% di preferenze, risulta seconda solo alla Gran Bretagna e ai Caraibi (26%) tra le destinazioni preferite per fare vacanza. Seguono a distanza la Francia (17%), la Spagna (15%) e la Grecia (12%).
Rispetto ai risultati della scorsa edizione, quando il nostro Paese figurava al 4° posto nelle preferenze dei turisti USA per i viaggi internazionali programmati per il 2008, l'Italia guadagna una posizione. Mentre per la spesa con carte Visa lo scorso anno, il nostro Paese ha raggiunto il 6° posto con 1,5 miliardi di dollari.
Circa 300 milioni di dollari sono stati spesi nel settore ricettivo e oltre 108 milioni nel settore della ristorazione. Circa 60 milioni per i voli aerei interni, circa 39 milioni in autonoleggi, 35 milioni presso le AdV, più di 12 milioni di dollari in rifornimento carburante, oltre 10 milioni per spostamenti con traghetti, navi e scafi e 1,5 milioni in pedaggi autostradali.
Il 47% degli intervistati ha affermato che la crisi economica non ha avuto impatto sul loro desiderio di viaggiare all’estero ed in particolare, il 18% ha dichiarato di essere ancora più desideroso di effettuare viaggi internazionali.
La ricerca è stata condotta sui titolari di carte di pagamento che hanno viaggiato al di fuori dei loro confini negli ultimi 3 anni e che viaggeranno nel mondo nel 2009-2010.
Oltre alla notizia positiva che bisognerebbe sfruttare con una presenza più differenziata e personalizzabile e con una buona campagna pubblicitaria, una riflessione è d'obbligo: sul mercato USA a chi giova una azione di co-marketing o le sinergie dell'accordo tra Italia, Francia e Spagna?
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