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giovedì 5 marzo 2009

L’Italia ferma al 28° posto della classifica WEF


Mentre la Francia risale dal decimo al quarto posto nell'Indice di competitività dei Viaggi e Turismo 2009, analizzato nel terzo “Rapporto sulla competitività nel settore viaggi e turismo” del World Economic Forum, l’Italia resta nella 28° posizione.

L'indice che misura i diversi sistemi di regolamentazione e di business che vengono identificati come strumenti di competitività nel turismo vede anche quest’anno la Svizzera, l'Austria e la Germania nei primi tre posti della classifica.

Il principale punto debole dell’Italia risulta il sistema dei prezzi, parametro per cui l'Italia si piazza agli ultimi posti della classifica (130). Troppo alti l'indice di base dei prezzi degli hotel e i livelli dei prezzi di carburante.
Altro fattore fortemente negativo è la sicurezza (90), per i costi legati al terrorismo, al crimine e alla violenza e per i numerosi incidenti automobilistici sulle strade.
Seguono le politiche di regolamentazione (71) dove, in particolare, si piazza al 111° posto per la trasparenza delle politiche di governo e la sostenibilità ambientale (51). I peggiori risultati riguardano la sostenibilità dello sviluppo dell'industria turistica (119) e le emissioni di Co2 (93).

Risultati positivi, invece, per le infrastrutture turistiche che si piazzano al 3° posto e per le risorse culturali al 5°.

Il contributo del turismo al Pil italiano nel 2008 è stato del 9,7% e negli anni 2009-2018 è prevista una crescita in media dell'1,8% annuale. Per l'occupazione il contributo è stato del 10,8% nel 2008 e la previsione, nei prossimi 9 anni, è di una crescita in media dello 0,5%.


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