Pagine

mercoledì 3 settembre 2008

Ignoranza della stampa o degli operatori?

Spesso si parla di marketing a sproposito, a lezione abbiamo precisato i labili confini, e molto più spesso si caratterizza (etichetta) erroneamente.

Provate a leggere l’articolo di oggi apparso sul Tempo.it: “Marketing territoriale per il Pnalm”.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, questo è il claim con il quale è conosciuto, ha deciso di promuovere i prodotti locali dell'area con una serie di azioni:
- utilizzo del marchio;
- azioni di comunicazione esterna (portale ed altre non precisate);
- individuazione di punti vendita (distribuzione);
- sensibilizzazione degli operatori locali del commercio e della ristorazione (comunicazione interna).

Sicuramente sono azioni di marketing, ma esiste un piano? È corretto classificarlo come marketing territoriale? Qual è il prodotto/servizio che si intende immettere sul mercato o favorirne la vendita?

Dopo aver dato una risposta alle suesposte domande leggete la definizione di brand management e confrontatele.
Forse il Parco voleva lanciare un marchio delle produzioni tipiche locali e, quindi, iniziare una attività di gestione e promozione del marchio.

Nessun commento: