Pagine

martedì 24 giugno 2008

Carino il marchio, deludente la prima uscita dell’ONT


Mancata la BIT di Milano, è stata la IV Conferenza Nazionale sul Turismo di Riva del Garda l’occasione per la prima uscita dell’Osservatorio Nazionale del Turismo.
Non ci si spettava di avere un resoconto del Programma di ricerca 2007-2008 - budget 2007 nel quale capeggiavano ben 36 indagini e/o studi per un budget di 4 milioni di euro, ma almeno qualcosa di autonomo e originale.

Il documento distribuito e non presentato dall’ONT “in collaborazione con Unioncamere” denominato “sintesi delle ricerche” di ricerca ha poco o nulla, eppure l’elenco degli esperti coinvolti è lungo come pure quello delle imprese per l’assistenza tecnica e Unioncamere, attraverso l’Isnart, ci ha abituato a ben altro (cfr. Impresa Turismo 2008).

Non entrando nel merito dei contenuti, dei quali pure qualcosa ci sarebbe da dire, ma soffermandoci alla forma, il documento risulta composto da 58 “paginette”, compreso l’indice.
Riporta un riepilogo delle ricerche e dei dati diffusi e, quindi, già noti, dall’UNWTO, dall’Eurostat, dall’ISTAT, dalla Banca d’Italia e dall’Isnart; in compenso però ci sono delle elaborazioni Ciset e Mercury per l’ONT (5 per il Ciset e 3 per la Mercury), ma allora non bastavano le due pubblicazioni che con cadenza annuale raccontano in maniera molto più completa il turismo italiano (i rapporti sul turismo della Mercury e gli annuari sul turismo e la cultura del TCI)?.

La dimostrazione di un’altro “carrozzone” inutile o si tratta di un ulteriore flop dopo quello del sito Italia.it?

Non può essere!
Intanto l’ONT non è ancora on line con un proprio sito Web; esiste solo una laconica affermazione della sede istituita presso il Dipartimento.

Poi, era prevista, per la Conferenza (cfr. ItaliaOggi del 23.02.08), una fotografia delle strutture ricettive, già fornita da anni dall’ISTAT, una analisi dei mercati esteri effettuata, anche questa periodicamente dall’ENIT e riportata negli strumenti di programmazione oltre che sul sito Web dell’Istituzione, una dei mercati regionali che non si rinviene nel documento consegnato, le indagini Isnart e Unioncamere che pure mancano e tre ricerche definite settoriali sul turismo balneare, montano e delle città d’arte.
Veramente qualche riga è spesa per questi segmenti (balneare n. 4 pagine, montano n. 6 mezze pagine e città d’arte n. 3 pagine) ma si tratta solo di commenti ai dati ufficiali dell’ISTAT pure obsoleti: si fermano al 2006.
Per l’analisi della congiuntura si cita espressamente (pag. 21) l’indagine sulle prenotazioni/presenza nelle aree turistiche e sui segmenti di prodotto effettuata dall’Isnart.
Ma allora l’ONT è un organismo che consolida l’esistente finanziandolo?

E tutta la parte del sommerso che vale circa il 40% del flusso turistico? E una analisi sulla domanda turistica? E l’aspetto economico? E una bozza di TSA italiano?

Sicuramente la fretta è stata cattiva consigliera e si è voluto comunque presentare “qualcosa”, anche se déjà vu, in attesa di avere la “sostanza”; d’altronde la bozza del programma di ricerca era disponibile solo a settembre dello scorso anno. Eppure si legge, in premessa del documento, che: “il presente testo raccoglie i principali risultati delle indagini che l’Osservatorio Nazionale del Turismo ha realizzato nel corso del 2007 e nei primi mesi del 2008”, ma non si citano e non vi è traccia della situazione organizzativa, dell’eventuale adesione al Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi statistici e scientifici, della nota metodologica per le ricerche o di un glossario dei termini utilizzati.

E’ appena nato, ma probabilmente è necessario, il ripensamento dell’Osservatorio Nazionale, annunciato dall’On. Brambilla nel suo intervento conclusivo.

Nessun commento: