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giovedì 25 giugno 2009

Rilancio del turismo per farlo arrivare al 20% del PIL, ma con azioni viscerali?


Ieri in una conferenza stampa il Presidente del Consiglio, presente anche il Ministro del Turismo, ha annunciato che l’azione di Governo punta a “cambiare musica” con l’obiettivo di “portare il turismo al 20% del nostro PIL”.

L’intenzione è apprezzabile anche in considerazione di tutte le parole e gli scritti che da qualche anno riempiono i media, la stampa professionale e le varie pubblicazioni circa l’importanza economica del turismo e le sue funzioni di “moltiplicatore” dell’economia reale.

Il proposito risulta ancora più encomiabile in un periodo congiunturale sfavorevole ed entusiasmano le parole del Premier se si ascolta la prima parte della conferenza.
E’ la presentazione del Ministro del Turismo che fila bene fino a quando non scopre il novo logo del turismo italiano ed inizia a descrivere le iniziative, a dire il vero alcune sicuramente positive; come la sinergia realizzata con Alitalia e Trenitalia, ma anche in questo caso siamo ancora lontani da pianificate azioni di co-marketing.

E ci si ferma qui, si potrebbe discutere sulla mancata esposizione degli obiettivi specifici della campagna promozionale, sulla mancanza di un piano mezzi e di un budget definito, sulle modalità di realizzazione del nuovo sito Italia.it, sull’ultimo lungo spot presentato, sembra solo per il prodotto culturale italiano, dimenticando la spiagga, lo sci, la montagna attiva, il divertimento, ecc.; comunque, per non influenzare nessuno si invita ad ascoltare attentamente la conferenza stampa e poi, andarsi a rivedere le slide sul brand e sulle politiche di branding proposte a lezione.

Se non le avete più, potete consultare Wikipedia e le slide del Prof. Tonino Pencarelli, Daniela Betti e Fabio Forlani dell’Università di Urbino.

Infine, si consiglia di fare un minimo di benchmarking e confrontare l’azione di una nazione che da poco è entrata nel mercato turistico: la Romania.

A questo punto siete in grado di valutare i comportamenti e le scelte e, dopo un minimo di riflessione che è sempre dovuta, verificate l'attendibilità di queste ultime considerzioni.

Sembra che in Italia manchino le professionalità o, se ci sono, non vengano utilizzate. Sembra che le azioni siano più "viscerali" che frutto di una attenta pianificazione (piano di marketing). Forse il problema non è tanto nella classe politica. Sia in questa legislatura che in quella precedente, la “politica” è riuscita ad individuare fisiologicamente i problemi (promozione, brand, presenza in rete, ecc.) ed anche a trovare le risorse finanziarie (cfr. i 100 milioni di Stanca per il portale), ma quando si tratta di dare soluzione ad essi intervengono altri policy maker che spesso sciupano le buone intenzioni.

Come per il caso del “cetriolone” speriamo sempre in un ripensamento sul logo, anche se si deve riconoscere che gli spot per l’Abruzzo sono migliori di quello per l’Italia ed anche declinati, se si vuole, per prodotti, ma sempre a proposito di marchi, quello dell’Abruzzo riportato negli spot non è quello turistico ufficiale e registrato (in BURA n. 52 del 10.09.2008).


lunedì 15 giugno 2009

E si riparla di nuovo marchio Italia


Si è stanchi di ripetere che i marchi non si modificano ai cambi di legislatura o degli assetti istituzionali, ma quando esistono reali esigenze di restyling a causa di elementi negativi che i consumatori attribuiscono al brand.

Ma anche in questo caso, un brand cambia nel tempo rinnovando il segno grafico e le strategie promozionali senza perdere la sua identità, come fu per la Mc Donald’s a seguito dei duri attacchi mediatici e “fisici” da parte degli ecologisti e animalisti statunitesi (film di Spurlock e quello di Linklater), dai francesi e dai no global.

Si è mai visto che una azienda modifica il suo logo al cambiamento del CdA o in caso di trasformazione della veste giuridica?

Ebbene, nato il nuovo Ministero del Turismo, si riparla di un nuovo marchio Italia.


Il Social network di TTI


L’affermarsi del concetto di Social Network, ha portato alla ribalta lo strumento web complementare alla fiera.

Il Social Network, infatti, permette agli utenti di creare relazioni ed alimentarle con lo scambio di contenuti, in modo simile a quanto avviene in una fiera, senza però lo specifico del contatto diretto personale.

Per questo motivo, Fiere e Social Network sono strumenti che si integrano, invece che sostituirsi. E’ infatti esperienza comune che i Social Network siano di supporto al pre e al post di eventi che spesso hanno avuto nel web la loro stessa origine.

Come e perché del sito TravelTradeItalia.com.

giovedì 11 giugno 2009

Pubblicato un volume sul turismo religioso in Abruzzo



Il lavoro è stato elaborato all’interno del Master in Turismo religioso organizzato dall’Università degli Studi di Teramo e finanziato dalla Regione Abruzzo, e raccoglie i progetti originali redatti dai corsisti coordinati da Francesca Fausta Gallo, docente di Storia Moderna e già presidente del Corso di Laurea Magistrale in Gestione e progettazione dei sistemi turistici.

I contributi sono di Noemi Maria Angelini, Antonella Bellipario, Barbara Carusi, Francesca Ciotti, Marina De Carolis, Fabiana Di Domenicantonio, Mariagrazia Di Giandomenico, Luana Di Luigi, Lisa Falone, Daniela Ferrante, Nadia Ferrante, Sabina Lepri, Anna Piersanti, Annamaria Ragni, Marco Sfarra, Marco Virno, Giampiero Volpe.

Il testo, realizzato prima dell’evento sismico che ha colpito L’Aquila e nel quale alcuni autori sono stati pure coinvolti, si compone di tre parti:
- l’analisi del fenomeno turistico religioso in Abruzzo;
- le indagini di tipo antropologico e demologico;
- la “costruzione” di itinerari religiosi e culturali.

La pubblicazione è acquistabile on line sul sito della ARACNE editrice Srl.





Speranze di ripresa


Le banche concedono credito alle imprese mentre gli italiani non rinunciano alla vacanza.

Una delle prime preoccupazioni del nuovo Ministero del Turismo è stata la difficoltà di credito delle imprese turistiche italiane. Il problema è stato risolto con un accordo con cinque Istituti bancari (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Sondrio) con la soddisfazione delle categorie degli imprenditori.
Il progetto, che prevede una disponibilità di 1,6 miliardi di euro, è stato denominato “Italia & Turismo”. A seconda della Banca impegnata nel Progetto, le spese d’istruttoria partiranno da zero al 0,25% sull’importo del finanziamento con un minimo di € 100, o pari alla metà dei costi standard già praticati delle Banche.

Dopo i segni negativi registrati nei primi mesi dell’anno un sondaggio di Swg-Confesercenti, prospetta una discreta ripresa per la prossima estate.
La crisi economica sembra non frenare i vacanzieri italiani che dovrebbero aumentare dell’11% rispetto allo scorso anno raggiungendo i 37,5 milioni di persone (33,7 nel 2008).
Il 73% degli intervistati resterà in Italia ed in particolare, un 20% farà le vacanze nella propria regione.
Il 25% dovrebbe preferire le mete europee, con in testa la Spagna seguita dalla Francia e, distanziate, le spiagge della Grecia e della Croazia.
A giugno si prevede una crescita del 5% delle partenze, mentre i mesi di luglio e agosto vedranno rispettivamente una diminuzione del 3% e del 4%, pur rimanendo i mesi preferiti.
Il periodo di vacanza dovrebbe ridursi di un giorno e, di conseguenza, la spesa media prevista per viaggio si diminuisce a € 1.056 (-10,4% rispetto al 2008).
Circa la tipologia, il mare resta la prima scelta, ma dal 2006 al 2009 passa dal 73% di preferenza al 49% con una perdita di ben 24 punti. Crescono invece, le vacanze culturali (dal 12 al 19%) e il turismo verde (dal 2 al 14%).
L’albergo resta la struttura ricettiva preferita, ma scende al 32% di preferenze, seguita dagli appartamenti in affitto che crescono al 16% e dalla casa di proprietà che diminuisce al 15%. In costante crescita dal 2006 la vacanza a casa degli amici o parenti e quella in B&B che si attestano rispettivamente al 13% e all’11% di scelte.