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giovedì 30 ottobre 2008

Concorso all'APTR

Scade il 28 novembre 2008 la selezione pubblica per un posto di funzionario addetto al marketing e promozione turistica all'Azienda di Promozione Turistica Regionale.
Possono partecipare sia i laureati in Scienze del Turismo della triennale sia quelli della specialistica.

Il marchio “South Italy”


L’iniziativa della Regione Campania circa la realizzazione di un marchio “South Italy” sembra sia stata accolta favorevolmente dall’ENIT.

Secondo Voi è proponibile?

Esiste una “fabbrica” del prodotto “Italia del Sud”? E cioè, l’area può considerarsi un distretto turistico o un sistema?

Esiste un prodotto o una linea di prodotti?

E’ conveniente investire milioni di euro per lanciare un nuovo marchio abbandonando quello del “made in Italy” con le sue eccellenze?

La creazione di un brand South Italy, puntato sull’estero, deve comunque farsi carico di una immagine non certo positiva, non solo per gli eventi di quest’ultimo periodo (caso rifiuti), ma anche di quella tradizionale legata alla sicurezza (mafia, camorra, ndrangheta, ecc.).
Occorre anche considerare che alcune regioni hanno già un brand affermato (Sardegna, Sicilia, ecc.) ed anche alcune destinazioni, anche della stessa Campania, come Napoli o Capri.
Inoltre, in questi ultimi anni si stanno lentamente affermando dei brand regionali come quello dell’Abruzzo e della Basilicata con valenze fortemente positive (cfr. Indagini BitLab).

Se si prova a fare il solito test di Googletrends ci si accorge che il termine “South Italy” non esiste in rete e le destinazioni più ricercate risultano: Napoli, Sicilia, Capri, Sardegna, ecc.

mercoledì 29 ottobre 2008

Speriamo che …

Premesso che il nuovo progetto per rilanciare Italia.it contenga, oltre ad un sito “vetrina” anche l’e.commerce, secondo Voi cosa dovrebbe prevedere in più?

Si propone un esercizio di monitoraggio dei siti delle nazioni concorrenti e delle destinazioni più conosciute italiane ed estere, nonché delle Web agency, per cercare le best practices e suggerirle, anche nei commenti al post, superando l’introversione dimostrata.
L’esercizio non sarà soggetto a valutazione.

Considerate l’apertura ai social networks che la Regione Liguria sta effettuando e le modalità di e.commerce che sta introducendo il sito Turismopiemonte.com e i nuovi servizi offerti da quello di Lastminute.com.

La funzione di Freestyle Search si sta affermando? E i sistemi di prenotazione dei ristoranti via cellulare?
Alcuni commenti:

martedì 28 ottobre 2008

Nel 2009 i primi buoni vacanza

Il Decreto Ministriale che introduce i buoni vacanze per la bassa stagione ha conseguito il parere favorevole della Corte dei Conti.
Il Sottosegretario con delega la turismo ha annunciato che il Dipartimento sta predisponendo il regolamenti di attuazione che prevede l'erogazione in proporzione al reddito ed al numero dei componenti del nucleo familiare.
Intanto la FITuS (Federazione Italiana di Turismo Sociale), utilizzando i fondi della L. 383/2000, ha iniziato una sperimentazione del sistema.

mercoledì 22 ottobre 2008

Italia.it: marketplace o social network?

La riflessione prende spunto da due recenti articoli, il primo quello apparso su Turismo e Finanza che sostiene il restyling del sito Italia.it con una filosofia non solo di promozione, ma anche di commercializzazione (marketplace) e l’altro su ItaliaOggi, del 20 ottobre, che annuncia la ristrutturazione del portale regionale della Liguria con una logica social network. “Come accade su Facebook … nel portale ligure sono previsti anche un blog e un canale con grafica 3D per presentare aspetti virtuali”.

Il sito Italia.it, scomparso dal Web a gennaio di quest’anno, ma ancora oggi visibile grazie al clone realizzato da un blogger, dovrebbe cambiare nome ed essere ri-progettato con una versione 2.0 che peveda un marketpalce .
L’idea di allestire una attività di e.commerce e/o e.ticketing è vecchia ma non ancora superata. Gia nel 2004, in fase di progettazione del sito, era stata annunciata e, se non ricordo male, era stata acquisita anche la piattaforma di Tiscover.
Si prevedeva la nascita di un soggetto gestore ed era circolata anche la voce del fee da applicare (12%) e poi ripensata dopo le critiche degli operatori dell’intermediazione che sostenevano una concorrenza sleale nei loro confronti.
Successivamente, è stata istituita una apposita Commissione Interministeriale che si doveva occupare di risolvere il problema.
La presenza in rete con una semplice vetrina non è più pensabile anche se i soggetti pubblici devono affrontare l’argomento commerciale non in maniera dirigista, ma condividendo le scelte con gli operatori e facendoli partecipare al business o meglio, lasciandolo a loro.
Questo significa che occorre mettere in campo tutte le possibili opzioni. Dalla semplice presenza on line dell’Annuario delle strutture ricettive con link ed e.mail agli esercizi, a motori di ricerca, collegati con l’offerta dei T.O. italiani ed esteri che fanno incoming, che siano in grado di offrire tutti i prodotti commercializzati, senza dimenticare di coinvolgere le Web Agency (prenotazione on line).

Oggi, il primo organismo che palesa il proprio dissenso solo sulla base delle notizie apparse sulla stampa è Assotravel che non condivideaffatto che si realizzi con i soldi pubblici un portale finalizzato alla commercializzazione diretta del prodotto turistico”.

Per essere propositivi la presenza on line del turismo italiano non dovrebbe prescindere dall’esistente e cioè, dal sito dell’Agenzia per il turismo ENIT e da quelli degli Enti di promozione turistica o delle stesse Regioni. Di conseguenza, sarebbe meglio investire sull’implementazione e coordinamento di questi, più che realizzarne uno nuovo abbandonando anche i progetti di integrazione presentati dalle Regioni e approvati dal competente Dipartimento che erroneamente vengono presentati come rivolti esclusivamente alla fornitura di contenuti.
E’ ancora valido quel concetto di portale portato avanti a fatica nella scorsa legislatura dal Coordinamento delle Regioni e che alla fine il Dipartimento aveva accettato.
Ora sembra che tutto venga rimesso in discussione tornado la vecchia idea di semplice sito vetrina con una sezione dedicata all’e.commerce, dimenticando anche l’evoluzione sociale del Web.

Prima ancora della sua uscita già qualcuno ipotizzava Italia.it con una piattaforma di blogging e social network oggi, non se ne parla mentre i siti turistici delle Regioni si adeguano (cfr. Liguria).

Da Facebook a Twitter, da FriendFeed a Tumblr, la sfida per conquistare il tempo e l’attenzione di quanti vivono intensamente la Rete è sempre più serrata”.

Occorre poi considerare che il sito o portale che sia, una volta messo on line, bisogna gestirlo e allora non si comprende il motivo di un accentramento che non rispetterebbe neanche la Carta Costituzionale. Perché non coinvolgere direttamente i soggetti pubblici e privati che operano nel turismo?

Una presentazione on line indica gli errori da non ripetere individuati dalla blogosfera.

mercoledì 8 ottobre 2008

Conferme di flessione


Nel periodo gennaio-agosto 2008 il turismo europeo registra una certa difficoltà (-2% sull'occupazione e -1,5% sul RevPar), ma l’Italia soffre di più con un calo del 5,1% sull’occupazione ed una diminuzione del 7,4% sul RevPar.

Lo rende noto un comunicato di Federturismo, mentre l'indagine di Trademark rileva che la stagione estiva ha subito un calo di 16 milioni di presenze rispetto al 2007, generando una perdita economica intorno a 1,5 miliardi di euro.

L'analisi sintetizza i seguenti risultati per l'estate 2008:

1. una pesante contrazione delle affittanze di appartamenti turistici che, rappresentando il 35/40% del mercato delle vacanze (ISTAT rileva le affittanze di appartamenti solo marginalmente), produce una negatività trasversale a tutte le destinazioni. La flessione nazionale di questo comparto è a due cifre;
2. un minor numero di arrivi turistici ovunque, soprattutto nel mese di agosto;
questo dato potrebbe essere congiunturale e non “strutturale”;
3. un’ulteriore accentuazione della “frammentazione delle vacanze” e della riduzione della durata dei soggiorni, che rende incongrue le proposte di pacchetti settimanali che caratterizzano la maggioranza delle promozioni regionali e dei sistemi turistici locali (si tratta di un clamoroso errore commerciale che produce sprechi di risorse private e pubbliche);
4. lo scivolone di alcune aree balneari famose. Tra di esse emergono la costa settentrionale della Sardegna, il Ponente Ligure, il Circeo e Ponza, Capri e Ischia, Viareggio, il Mezzogiorno Tirrenico e Ionico e la Sicilia, che secondo l’Osservatorio Nazionale Balneare registrano la peggiore performance degli ultimi 10 anni;
5. un pessimo andamento del sistema agenziale e del tour operating europeo; queste fonti confermano la crisi delle vacanze in villaggio (difficoltà per Club Med, Valtur, Ventaglio, etc.) e di tutte le formule che impongono, che costringono, che bloccano il giorno di arrivo e di partenza;
6. il massimo carico alberghiero di agosto concentrato in un periodo più breve rispetto alle attese;
7. un aumento del movimento turistico da Francia, Belgio, Olanda e Paesi scandinavi (anche se alcuni di questi mercati producono volumi poco significativi di traffico turistico);
8. la sensibile diminuzione del turismo tedesco, svizzero e austriaco che nel 2008 ha prodotto pesanti flessioni per molte aree turistiche a vocazione germanica;
9. la crescita esponenziale degli arrivi dai Paesi dell’est Europa, CSI in particolare;
10. la forte contrazione dei turisti statunitensi e giapponesi;
11. la generale flessione del turismo su gomma (auto, moto, pullman).

sabato 4 ottobre 2008

Niente di nuovo!

Anche la seconda “uscita” dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo delude. Il rapporto 2008 contiene le indagini che di solito la Banca d'Italia, l’Unioncamere e l’Istat realizzavano autonomamente in questo periodo. Sono state messe sotto l’etichetta dell’ONT e presentate insieme il primo ottobre.

La Banca d'Italia ha presentato i risultati delle indagini fatte periodicamente dell’UIC alle frontiere “I viaggiatori stranieri in Italia”.

L’Unioncamere ha esposto la ricerca sui comportamenti turistici degli italiani.

Infine, l’Istat ha presentato il movimento alberghiero di Ferragosto.

E’ scontato chiedersi a cosa serve veramente un osservatorio, finanziato con milioni di euro, per avere gli stessi studi e le stesse ricerche del passato?

Forse è più produttivo chiedere all’Istituto Centrale di Statistica di investire di più sul turismo con nuove indagini campionarie e migliorare, soprattutto nei tempi, quelle censuarie.

mercoledì 1 ottobre 2008

Crollo del turismo per Federturismo

“La vera urgenza è definire un potere di coordinamento delle politiche, ovunque allocato”. Al fondo rimane il tema urgente “di un assetto costituzionale delle competenze sul turismo che va rivisto per ridare al Governo un vero potere di coordinamento. Su questo, Federturismo Confindustria intende promuovere una forte sensibilizzazione del Parlamento”. E il problema non è la quantità di risorse complessivamente destinate al turismo: “Le regioni spendono annualmente in media più di 300mln di euro per la promozione turistica, l’Enit, negli ultimi tre anni, ne ha spesi circa 24mln l’anno. Il vero nodo è utilizzarle in maniera efficace”, obiettivo difficile da raggiungere finché si sovrapporranno le azioni di migliaia di assessori al turismo. È necessario che l’Enit diventi un'efficace agenzia di promozione, con un’impostazione snella e manageriale che dia adeguata attenzione a tutte le rappresentanze delle imprese.

Così Federturismo-Confindustria scrive al Presidente del Consiglio.